leondesulmare - Buongiornoooooooooo... sono arrivata anche io!!!

Leonde vola da sola sei troppo motivata per sprecare il tuo tempo con gli insensibili.

Il dolore dell’Anima....
Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca,invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.
Oriana Fallaci

Queste parole non possono essere più azzeccate. E' vero si da poco peso al dolore che non si può mostrare ed i più lo liquidano come fosse un malessere di poco conto, un'incapacità a reagire alla negatività. Per questo sono così convinta che riuscire a scrivere e condividere sia vitale, fare uscire il male da noi lo cristallizza e l'appoggio e l'affetto sono le armi per risolevarci da terra.

ondina,è la parte piu' difficile e nascosta....per leggere oltre alla facciata,ci vuole voglia,capacita' e interesse per gli altri,unite ad una grande dose di sensibilita'..
molte volte mascheriamo con un sorriso,con un trucco o con un modo di fare,ma le ferite dell'anima nessuno ce le cura e spesso dobbiamo anche far finta di non averle!
in un mondo che vive di egoismo ,non ci si deve stupire...è una condizione che è diventata quasi normale
le metti da parte,cerchi di andare avanti,ma concordo,al primo pensiero ritornano e si riaprono...bisognerebbe non avere una testa e un cuore

Negare il cuore vorrebbe dire scegliere di sopravvivere, la vita vera è fatta anche di dolore e vittorie su di esso. Certo certe volte la sorte si accanisce ed allora la voglia di vivere con il cuore in tasca è forte, ma negare la nostra natura sarebbe molto peggio.

Ondina, è vero a volte dobbiamo affrontare delle prove più grandi di quelle che noi crediamo ma il dolora dell'anima squarcia in 2, ma non devi mollare, se hai una passione in te che non riesci a farne a meno, rialza la testa e a muso duro affrontatutto e tutti perchèci credi!!

Mai parole più vere, Leonde .. il dolore dell'anima!!!
Spesso è muto, non vale la pena far capire a chi non vuole capire .. a chi pensa che è tutto facile e tutto risolto!!
Il cuore e l'anima sono ferite anche da queste persone incapaci di capire (scusa il gioco di parole) .. ritengo che sia difficile per chi non c'è passato anche solo immaginare cosa significa e come le parole dette a caso, con una superficialità estrema, posso aprire ferite mai sopite ..

E' cmq giusto che tu possa riprendere in mano le tue passioni, quelle che ti fanno stare bene e battere il cuore, combatti per loro ..

ma spesso siamo noi a ingoiare il rospo e non far capire agli altri quanto ci hanno ferito.
questa era una delle prime cose che mi ero promessa: dire fuori dai denti a tutti quando sbagliavano e/o mi ferivano.
risultato: mi sono resa molto sgradevole.
ma non mi sono pentita e lo faccio tuttora.
non dobbiamo sempre tacere- le altre persone a volte se ne fregano ma a volte neanche immaginano che possano ferirci.

Farsi rispettare non e' facile e di solito se facciamo notare che ci feriscono difficilmente lo riconoscono, preferiscono considerarci permalose. Sto vivendo in questo fine settimana questo problema ed e' dura. Certe persone riescono a mettersi una corrazzetta ed a soffrire meno, per altri e' più dura perché non e' facile accettare la mancanza di sensibilità da chi ci circonda.

Leonde, le parole della Fallaci sono meravigliosamente vere. E' triste, ma corrisponde al vero e, quando si è così ferite a volte non si riesce proprio ad esternare i propri sentimenti. Ci si chiude a riccio. Ondina, tu però hai affrontato ben altre cose e la forza è cresciuta dentro di te e con te. Mi rendo conto che la danza ha un significato ben più profondo di una semplice attività sportiva. Per questo, non mortificarti. Guarda oltre e non ti lasciare "schiacciare" dal dolore e dalla delusione. Tu, in fondo, hai già vinto.

Di questo che ne dite?????

e troppo bello ,non mollare la danza del ventre onda

giulgiul ha scritto:

Mai parole più vere, Leonde .. il dolore dell'anima!!!
Spesso è muto, non vale la pena far capire a chi non vuole capire .. a chi pensa che è tutto facile e tutto risolto!!
Il cuore e l'anima sono ferite anche da queste persone incapaci di capire (scusa il gioco di parole) .. ritengo che sia difficile per chi non c'è passato anche solo immaginare cosa significa e come le parole dette a caso, con una superficialità estrema, posso aprire ferite mai sopite ..

Che belle parole avete detto tutte quante!!! Ho quotato il post di giulgiul perchè è quello che rispecchia di più quello che penso e quello che sono (ora....). Io una volta buttato sempre fuori tutto, era una che si confidava con le amiche, che diceva tutto quello che c'era da dire anche a costo di apparire "scomoda". Poi con il passare degli anni ogni volta che esprimevo una mia sensazione, un mio modo di pensare, una mia emozione e venivo contraddetta , non capita oppure (cosa peggiore) mi facevano sentire come una che si fa delle "seghe mentali" per niente ho iniziato a tenerle per me, a considerarle preziose a tal punto da non dividerle con nessuno... in poche parole : MIE Questa cosa ha contribuito ad allontanarmi dal mio ex compagno perchè mi considerava "misteriosa e sfuggente" ma quando cerchi di esprimere una tua sensazione o un tuo dolore e la persona che pensi ti dovrebbe capire o perlomeno stare ad ascoltare ti prende in giro o addirittura ti dà della scema che fai? Io mi sono chiusa a riccio, certo continuo a dire quello che penso, arrivo fino ad certo punto e quando mi accorgo che mi sto aprendo troppo ed entro in quello che considero "il mio scrigno prezioso" alzo un muro. Forse questo non è il comportamento giusto però mi ha salvato da dispiaceri e delusioni.... ho pianto tanto in passato che ora non riesco neanche più a farlo e sinceramente non voglio neanche più farlo. Mi dispiace solo che ho accanto (poche) persone che di certo meriterebbero molto più da parte mia, che mi aprissi di più ma non ce la faccio proprio

Per riuscire a fidarsi veramente ci vuole la persona giusta che ascolta semplicemente senza "ricamare" niente. Sicuramente tenere pesi non è facile, forse con il giusto tempo troverai un buon compromesso.

Ondina, ho grande comprensione per ciò che descrivi, ma fai attenzione. Tu fai una scelta molto difficile; una scelta che ti vota alla solitudine. Cerca di capire perché è così difficile aprirti, almeno con le persone a te vicino. Ti abbraccio forte, dolce sorella.

danielita ha scritto:

Ondina, ho grande comprensione per ciò che descrivi, ma fai attenzione. Tu fai una scelta molto difficile; una scelta che ti vota alla solitudine. Cerca di capire perché è così difficile aprirti, almeno con le persone a te vicino. Ti abbraccio forte, dolce sorella.

La scelta è già stata fatta cara Danielita.....e sono pienamente consapevole delle difficoltà ma ti assicuro che mi costa di meno non aprirmi che farlo e sentirmi ferita. Per fortuna ci sono poche persone con le quali mi confido (mio fratello ad esempio è una di queste) ma con la maggior parte delle altre indosso una maschera al mattino e la tolgo a casa la sera. So che quello che scrivo vi può sembrare molto duro ma almeno mi evita ulteriori dolori o delusioni.

Immagino che sia difficile vivere cosi, ma se ti fa stare bene e' giusto che seguiti. cosi. Ti abbraccio

Ondina, vorrei poterti dimostrare che la fiducia accordata spesso ripaga. Quando sono arrivata al forum, nell'ottobre 2010, ero spaventata, frastornata, senza forze. Sono entrata in una casetta, un rifugio dove piano piano ho recuperato energie. Mi sono sentita compresa e appoggiata e l'esempio delle altre compagne di avventura mi è servito da esempio per reagire. La più grande dimostrazione di affetto puro l'ho avuta da una ragazza il cui nick name era Little Seal. Questa ragazza abita in Trentino, mentre io abito in Lombardia. Un giorno - ci conoscevamo solo via internet - mi ha proposto di venire a trovarmi. Doveva accompagnare il suo ragazzo in Spagna, ma ha fatto partire il ragazzo da solo e ha modificato il suo biglietto aereo con il volo successivo per potere stare con me una sola sera e una sola notte. Io, in quel momento, in cui mi sentivo tremendamente sola ed esasperata dalle incognite del mio futuro prossimo, mi sono sentita profondamente amata e importante. Mi ha teso la mano nel momento peggiore e io, che neanche la conoscevo (come lei non conosceva me) l'ho ospitata a casa mia, con la mia famiglia. E' stato un gesto che mi ha arricchito tantissimo e auguro a questa ragazza ogni bene possibile.
Ma non è l'unica esperienza in tal senso. Con molte persone del forum io ho stretto un patto profondo e so con assoluta certezza che non sarò mai più sola. Certo, a volte donare se stessi incondizionatamente ci fa sbattere la testa contro il muro e ci si fa male e anche tanto. Io sono stata in terapia per un anno e mezzo. Ma il gioco, secondo me, vale la candela. Io non potrei rinunciare ad essere me stessa, anche se questo a volte può fare soffrire. Quando mi faccio male, dopo aver pianto ed essermi disperata :cyclops: , riesco comunque a dirmi che anche queste esperienze fanno sentire vivi e sono una manifestazione di una vita intensa.
Comunque, credo di aver capito ancora meglio il significato della danza per te, perché credo che sia il modo per esprimere totalmente te stessa. Forse, in questo momento, l'unico. Ragion di più per dirti di andare avanti, Ondina. Non puoi perdere il tuo spazio di espressione.

P.S.: Ondina, quanto sopra è la mia esperienza data anche dal mio carattere. Volevo condividere con te anche un altro punto di vista. A volte, guardare le cose da angolazioni diverse ci può far vedere cose che non sapevano ci fossero. Ti abbraccio con tanto calore

Condivido completamente ciò che hai scritto, capisco che molto può il carattere e sono certa che ci vogliono i tempi giusti e la voglia di affrontare di petto la vita. Mi auguro che Ondina riesca ad oltrepassare questo ostacolo che da una parte la protegge, ma dall' altra non le fa " sentire" a pelle le emozioni. Forse se comincia a darsi da fare per la sua danza.........

ondina,non ho capito se questa tua chiusura è solo nei confronti della tua esperienza col k o se va oltre...
penso che non sia possibile vivere senza aprirsi alle persone..è vero che si rischiano fregature,ma il piu' delle volte si raccolgono esperienze che allargano la mente e il cuore

Cuoretto!

micetta2012 ha scritto:

Condivido completamente ciò che hai scritto, capisco che molto può il carattere e sono certa che ci vogliono i tempi giusti e la voglia di affrontare di petto la vita. Mi auguro che Ondina riesca ad oltrepassare questo ostacolo che da una parte la protegge, ma dall' altra non le fa " sentire" a pelle le emozioni. Forse se comincia a darsi da fare per la sua danza.........

coccinella ha scritto:

ondina,non ho capito se questa tua chiusura è solo nei confronti della tua esperienza col k o se va oltre...
penso che non sia possibile vivere senza aprirsi alle persone..è vero che si rischiano fregature,ma il piu' delle volte si raccolgono esperienze che allargano la mente e il cuore

Forse io non mi sono spiegata bene o non ho usato le parole giuste e quindi ci riprovo. Io sono sempre stata una persona sensibile (troppo!!!) mi piace stare in compagnia, sono molto creativa ed estroversa a tal punto che sinceramente l'esperienza del k non mi proprio toccata la prima volta 13 anni fa (dopo un mese di convalenza dall'intervento ho ripreso la mia vita di sempre pur facendo chemio e radio: ho sempre lavorato, uscivo con gli amici, andavo in piscina alla domenica) mentre la seconda volta è stato un duro colpo all'inizio ma poi mi sono rimboccata la maniche e sono ripartita. Io ho sempre questo tipo di reazioni: ho bisogno di toccare il fondo per poi risalire.... Quando mi hanno comunicato che c'era una recidiva ho pianto tutto il giorno ma la mattina dopo ero già su Internet che mi informavo su un centro d'eccelenza visto che il mio caso non era semplice e sono stata fortunata perchè ho trovato dei medici meravigliosi. Ora per me questo è un problema superato... vi confesso che a volte nemmeno ci penso più.
Il discorso delle emozioni è diverso: io vivo di emozioni... Mi emoziona un tramonto, mi emoziona vedere "il lago dei cigni" ballato da Roberto Bolle, mi emozionano sempre i bambini.. la mia vita è una continua emozione. Io mi apro alla vita, quello che non faccio è CONDIVIDERE le mie emozioni con persone che non ritengo capaci di comprenderle a fondo. Lo confesso: la paura di non essere capita e di conseguenza ferita è più forte del lasciarsi andare, sicuramente retaggio di esperienze dolorose.
La danza del ventre è stata un'ancora di salvataggio per me in momento difficile (la rottura con il mio partner) e credo abbiate capito quanto importante è diventata per me. Ora quello che è successo non si può rimediare, ieri sera sono andata a lezione, una delle mie amiche mi ha lasciato il suo posto ma questo non ha risolto nulla. Io che di solito sono sempre stata un pò la leader del gruppo adesso mi sento estranea a loro, non mi va più di scherzare, di parlare con loro. Sono in un fase di riflessione, forse è arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo (come si usa dire nel gergo dei ballerini), non si tratta di orgoglio... Deve essere un momento di gioia, la danza è espressione di felicità ma per me non lo è più e quindi mi sembra di essere anche masochista nei confronti di me stessa nel voler perseverare in questa cosa....
Forse sto attraversando un momento "no" (ma questo lo dico solo a voi )

Io continuo a sperare che ti venga il desiderio di dedicarti al tuo amore, altro che rinunciare. Si sente la tua forza, proprio per questo cerchiamo di farti "scavalcare" questo momento del piffero. Ti abbraccio forte e mi auguro che i tuoi abiti e ventagli ti dissuadano dal rinunciare!

Ondina io come tutte capisco il tuo stato d'animo, la tua sensibilità, e capisco perché ti sei così chiusa... capisco ma non condivido!
Io credo che la paura di non essere capita o di essere ferita ti possa far perdere delle occasioni bellissime di instaurare rapporti umani veramente belli!
Io, come molte di noi, sono stata molto ferita (riparliamo del vecchio forum) da persone a cui avevo dato interamente il mio cuore e la mia anima, che credevo veramente amiche. Se non mi fossi lasciata andare avrei evitato queste sofferenze... MA AVREI PERSO TANTO!!!
Oggi non posso pensare di fare a meno di tutto quello che mi danno Micia, Dani, Giulia, Cocci, Nemi, Gaia, Bri, Solare, Gio... e Ondina (anche se per colpa mia ho meno contatti) e tutte le altre del forum! Forse qualche altra ferita arriverà, ma è niente in confronto a quanto ricevo da tutte queste splendide persone!
So che non siamo tutte uguali, e forse tu la vedi diversamente... magari sarai più prudente di me, ma non chiuderti troppo tesoro, non perderti nulla della vita!

Per la danza io non ti so consigliare, però di certo deve darti gioia, non dolore... e spero che tu riesca a risolvere i problemi e restare dove sei.
Un grande abbraccio!

piuì che esperienza di k è come dici tu...è retaggio di esperienze dolorose''
purtroppo anche queste contribuiscono ad alimentare le ferite dell'anima e provano che proprio gli scambi con gli altri possono dare molto,ma anche togliere molto,soprattutto la fiducia nel prossimo