sappiamo che la chemio pompa ogni sorta di veleno nel nostro organismo e bisogna liberarsene dopo.
per assurdo la chemio che elimina i tumori produce all interno del nostro organismo un ambiente fortemente acido che a sua volta favorisce la comparsa di tumori. folle, no?? e in effetti qualcuno ha espresso dubbi sulle chemio. Ma non è questo il punto.
Le facciamo, se ce le fanno fare... ma dopo vediamo di liberarcene!
Mi sono stati consigliati i seguenti prodotti e li sto sperimentando personalmente:
1) Galium Heel (fiale, si prende 1 fiala diluita in acqua), è un prodotto omeopatico che mi è stato consigliato dal Dott. Corda di pavia (il guru del linfodrenaggio tanto per intenderci), inizialmente lo prendevo ogni 2 giorni, poi due volte alla settimana e infine 1 volta alla settimana, tutto nell arco di alcuni mesi dopo la chemio (non so se si può già prendere durante, io sono venuta a conoscenza solo dopo). bisogna bere molto.
ecco la scheda del prodotto:
http://omotossicologia.blogspot.it/2010/02/galium-heel-composizione-modalita-duso.html
2) la dottoressa specialista in medicina naturale alla Clinica Maugeri di Pavia invece mi ha consigliato le seguente pastiglie:
Basentabs, comincio oggi a prenderle, servono a deacidificare l organismo, allegano striscette di carta tornasole per misurare il ph delle urine e le mie sono risultate acidissime. si prendono 4-8 compresse alla sera, prenderò una confezione intera, ce ne sono dentro 100. e poi misurerò ancora.
leggete queste due schede:
http://www.named.it/italiano/prontuario_dettaglio.asp?applicazione=12&prodotto=56&grup=set
http://www.lacrisopea.com/prodotto-142969/BASENTABS-Pascoe-100-cps---Named.aspx
3) in data 25/3 mi è stato prescritto un nuovo farmaco disintossicante dopo chemio e radio che pare sia ancora più efficace del galium heel. si chiama Zeonam (contiene la zeolite) e prenderò due capsule al giorno per almeno un mese. Ha un costo notevole: la confezione con 180 capsule costa ca. 60 euro. vi allego la sua scheda:
http://www.named.it/italiano/news.asp?anno=2013&mese=1
Dopo la malattia, un paziente su tre prova anche medicine complementari, per contrastare le conseguenze di chemio e radioterapia.
È pensando a loro che è stato inaugurato nell’Unità di Senologia dell’Ospedale Sacco di Milano l’ambulatorio di Terapie omeopatiche a supporto dei trattamenti oncologici, rivolto a donne operate di tumore al seno.
«L’omeopatia non cura il cancro, ma aiuta a tollerare gli effetti delle terapie indispensabili".
in Italia esistono 24 centri di oncologia integrata, pubblici nel 90 per cento dei casi: dall’ ospedale di Merano al Civico di Palermo, passando per l’ospedale di Pitigliano, in Toscana. Gli ambulatori in cui si usano le medicine complementari sono in continuo aumento!
Fonte: http://www.iodonna.it/attualita/vivere-meglio/2014/comeopatia-oncologica-402161834702.shtml