Il 2011 è stato un anno veramente duro, segnato dall'incontro con il cancro al seno.
E' impresso in noi lo sconvolgimento e la disperazione dei momenti successivi alla scoperta e il successivo cercare in rete risposte alle mille domande che non avevamo il coraggio di esternare agli esperti che ci stavano seguendo.
Poi come un miracolo siamo approdate in un porto sicuro, un pezzo di mondo dove altre donne si erano rifugiate quando, come noi, avevano scoperto il cancro.
Qui abbiamo conosciuto il valore della condivisione, dell'importanza di dare voce alle paure, ai fantasmi che avvelenavano la nostra vita impedendoci di vivere e affrontare le dure prove che la malattia ci imponeva. Il risultato fu molto positivo: riuscivamo a scaricare tute le nostre paure senza timore di dover usare troppe parole per spiegare il dolore che stavamo vivendo, perché chi ci dava ascolto aveva vissuto sulla propria pelle il nostro strazio.
Riuscivamo così a risparmiare qualcosa alle nostre famiglie, perché a ogni ostacolo c'era una spalla amica pronta a sostenerci e spronarci, e dopo un'iniziale diffidenza anche i nostri mariti e compagni capirono l'importanza di far parte di un forum così impegnativo.
Ogni momento della nostra vita di malata oncologica veniva condiviso, ma soprattutto veniva stimolata la forza per affrontare la vita senza mai arrendersi, ed il desiderio di incontrarci dopo mesi di conoscenza virtuale ci fece più forti, da poche parole riconoscevamo l'umore di ognuna di noi e mille braccia si muovevano al bisogno.
Poi accadde che ricevemmo un post particolare che sembrava una richiesta d'aiuto disperata ed in quattro decidemmo di incontrare fisicamente questa donna: ci trovammo di fronte ad una situazione molto dolorosa, dove lottare per vivere era diventato un fatto marginale. Ci siamo trovate davanti una donna che aveva perso la voglia di vivere, piegata in due da eventi che non poteva contrastare perché debilitata dal male e dal dolore.
Fu in quel momento che toccammo con mano quanto è importante far sentire la forza dell'affetto, esserci per sostenere chi si sente vinto, poter costruire una rete di risorse che diano risposte nei momenti in cui non basta l'affetto virtuale.
Momenti in cui è indispensabile affiancare la capacità di rispondere anche a domande meramente pratiche, o aiutare a trovare un percorso alternativo per il farmaco che risparmi sofferenza, o fornire il semplice aiuto burocratico che sembra un problema irrisolvibile per chi si sente perso.
Questo è stato il limite che abbiamo sentito il bisogno di scardinare, ci siamo messe in gioco per poter aiutare chi sta vivendo il nostro percorso e poter essere una spalla non solo virtuale, ma anche fisica per chi ne ha bisogno.
Il bisogno di passare da aiuto virtuale a sostegno globale (dove possibile), ha avuto come logica conseguenza la nascita di questo forum.
E adesso abbiamo deciso di far conoscere i nostri percorsi pubblicando le nostre storie dalla scoperta del nostro k, perché siamo sicure che leggendole si respirerà fino in fondo lo spirito di sorellanza che ci ha legato l'una all'altra indissolubilmente e stimolerà altre donne che affrontano ora la scoperta del cancro, o che ancora sono immerse nel doloroso percorso di cure, a non vivere in solitudine questi momenti.
Abbiamo spalle forti e siamo motivate da un profondo rispetto e amore per la vita, e vogliamo che il dolore e l'esperienza che la lotta contro il cancro ci ha lasciato non vengano persi, ma che siano una risorsa, un punto di aiuto per tante.