TRASTUZUMAB o HERCEPTIN
E' uno dei primi farmaci biologici utilizzati nella cura del tumore. Numerosi studi e sperimentazioni cliniche hanno portato alla conclusione che l'uso di Herceptin da solo, o in combinazione con altri farmaci, migliora sensibilmente la sopravvivenza libera da malattia.
Il 28 agosto 2000, la Commissione Europea per i farmaci ha autorizzato la commercializzazione del Trastuzumab in tutta Europa.
E’ un anticorpo monoclonale umanizzato utilizzato per combattere il tumore al seno, che può essere utilizzato solo in caso di elevata presenza della proteina HERB2.
Il suo “bersaglio” è il recettore HER2/neu.
HER2 è una proteina, situata sulla membrana esterna della cellula, che serve a trasportare un segnale che favorisce la crescita e la differenziazione delle cellule. La sua forma modificata, l’HER2/neu, che nel caso di carcinoma mammario risulta spesso sovraesposto (25/30% in più), si lega ai recettori dell’epidermide favorendo la crescita del tumore.
Il farmaco impedisce questo legame, bloccando il recettore. Questo impedisce alle proteine HER2 difettose di provocare una crescita incontrollata, e quindi blocca il tumore.
Anche se sono allo studio utilizzi per altri tipi di tumore, il Trastuzumab è usato essenzialmente nel trattamento del cancro mammario, in due diverse fasi:
- cancro in fase metastatica, cioè già diffuso ad altre parti del corpo, quando altri trattamenti non abbiano dato l’effetto sperato. Il suo utilizzo può essere associato ad altri farmaci antitumorali, come il docetaxel, o inibitori dell’aromatasi.
- tumore in fase iniziale, diffuso solo nella mammella, o anche nei soli linfonodi del braccio. Di solito viene utilizzato dopo altri tipi di trattamento, intervento chirurgico, chemioterapia, radioterapia.
Ma viene utilizzato anche per ridurre preventivamente un carcinoma, in associazione con un farmaco chemioterapico, prima dell’intervento, e dopo in monoterapia.
La somministrazione avviene in prevalenza per infusione in vena, mentre l’assunzione per via orale è ancora in fase di sperimentazione.
EFFETTI COLLATERALI:
i più comuni
- diarrea non severa, controllabile con comuni farmaci antidiarroici
- sintomi influenzali leggeri, brividi e febbre, che in genere scompaiono dopo la seconda infusione
- dolore nella sede del tumore
- cefalea
- nausea
- astenia
L’effetto più grave può essere l’insorgenza di problemi cardiaci: tachicardia, difficoltà respiratorie, gonfiore agli arti, o anche scompenso cardiaco.
Questo effetto però è molto più raro, ed è legato in particolare alla contemporanea assunzione di doxorubicina (farmaco chemioterapico).
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Trastuzumab
http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/document_library/EPAR_-_Summary_for_the_public/human/000278/WC500049819.pdf
http://www.aots.sanita.fvg.it/aots/InfoCMS/RepositPubbl/table34/28/Allegati/sitoTRASTUZUMAB.pdf