La letteratura medica è effettivamente un po' confusa al riguardo e questo è dato dal fatto che, allo stato attuale, non ci sono ancora dati scientifici certi.
Da un lato, è vero che la soia possiede molecole fitochimiche potentemente attive contro i meccanismi alla sopravvivenza e alla progressione del cancro (fitoestrogeni). I fitoestrogeni sono molto simili agli estrogeni della donna ma sono mille volte meno attivi, biologicamente parlando, rispetto ad essi. E' per questo motivo che, oggi, alle donne in menopausa viene consigliato l'uso della soia.
L'azione protettiva della soia rispetto al cancro al seno, invece, è dimostrata SOLO per le donne che ne fanno un regolare consumo sin dall'adolescenza, ma non se l'assunzione inizia in età adulta. Inoltre, l'azione benefica vale solo per le dosi nutrizionali, mentre gli estratti concentrati di isoflavoni della soia venduti sotto forma di integratori alimentari sembra che rischino addirittura di attivare la crescita dei tumori.
Per tale motivo, viene normalmente sconsigliato alle donne affette da tumore al seno di assumere prodotti a base di soia.
Comunque, nell'attesa di dati scientifici più certi, l'Agenzia francese per la sicurezza sanitaria degli alimenti (AFSSA) raccomanda alle donne che abbiano avuto un tumore al seno di moderare i consumi di soia non oltre un vasetto di yogurt o un bicchiere di latte di soia al giorno.
Fonte: informazioni tratte dal libro Anti-cancro di David Servan-Schreiber